L’album di esordio del virtuoso della chitarra battente Alessandro Santacaterina
REGGIO CALABRIA – È disponibile in tutti gli store digitali “Santacaterina”, l’album d’esordio di Alessandro Santacaterina, prodotto da Mauro Romano per l’etichetta Mr. Few. Chitarrista e compositore pluripremiato, oggi viene riconosciuto dalla critica come uno dei principali esponenti e virtuosi della chitarra battente a cinque ordini.
Undici tracce che riassumono il suo percorso artistico tra l’antico e il moderno, il classico e il popolare, sempre alla ricerca di sperimentazione ma guardando sempre alla tradizione.
Si parte con “Aria e Danza” dove una voce eterea ci introduce ad una ritmica che richiama i tipici balli calabresi. Dopo una personalissima versione di “Canarios” di Gaspar Sanz, si passa a “Pastorale” che parte con una ventola che sfrega sulle corde della battente a mo di mandolino per poi sfociare in canti dallo stile gregoriano.
“Tarantoten” è una composizione di Fabrizio Nastari che vuole unire la tradizione della tarantella tipica dell‘Italia del Sud con le suggestioni simboliche della danza della morte (Totentanz) rappresentata nella chiesa di San Nicola a Tallinn, in Estonia. Sperimentazione pura “Cadenza a croce” che ci accompagna verso “Salici Meccanici”, diviso in due momenti, dove gli echi della natura si intrecciano alla tecnologia del sintetizzatore per un senso di inquietudine.
Il disco si chiude con la dedica a Bruno Maderna e Alberto Ginastera. «Per rendere omaggio a questi due giganti – ha spiegato Santacaterina – ho scritto la suite semi continentale formata da quattro movimenti: Preludio, Capriccio, Largo e Giga. È il brano di chiusura del disco, e ci sono elementi caratteristici e citazioni tematiche dei due compositori. In linea generale tutte la suite è formata da una tecnica a pannelli, cioè una serie di immagini senza soluzione di continuità».
Pur godendo di fama internazionale resta sempre ancorato alle sue radici calabresi, per la precisione a Brancaleone in provincia di Reggio Calabria.
“Posso solo celebrare l’uscita di questo album come un importante contributo per portare la chitarra battente, e con sé la musica tradizionale calabrese, nel nuovo millennio, rivestendola di contemporaneità, senza perdere le tracce, lasciate nel tempo, dai grandi suonatori della tradizione orale che lo hanno preceduto. Alessandro è una voce fuori dal coro e sono sicuro che questo album verrà accolto con stupore”, così Paolo Angeli nella prefazione al disco.
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