L’installazione migrante ‘uMani’ a Lacedonia (Av) per E-state insieme 2024

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L’installazione migrante ‘uMani’ a Lacedonia (Av) per E-state insieme 2024

AVELLINO – Nel ricco cartellone di eventi che scandisce l’agosto di , intraprendente cittadina dell’Alta Irpinia, non mancherà  un appuntamento con la celebre iniziativa di solidale uMani che abbiamo seguito fin dai primi passi, nel suo lunghissimo viaggio (circa 20.000 km) attraverso l’.

L’incontro, dal titolo La libertà è un viaggio senza fine, si svolgerà il giorno 12 agosto, presso il MAVI di Lacedonia, alle ore 18. Interverranno l’autore dell’, , giornalista, scrittore e filmmaker, Antonio Di Conza, sindaco di Lacedonia, Antonio Vella, sindaco di – paese in cui uMani ha preso materialmente forma nelle officine Vella e dove ha iniziato il suo viaggio che l’ha portata a toccare ormai quasi tutte le regioni italiane –  e Raffaella Megliola, giovane e promettente artista di Lacedonia.

“Sono onorato di ospitare a Lacedonia l’opera d’arte uMani”, spiega il sindaco Antonio Di Conza, da sempre in prima linea, con energia e competenza, sui fronti della cultura e delle politiche sociali, “perché quest’opera è uno spunto ideale per un profondo momento di riflessione su alcuni aspetti fondamentali del mondo contemporaneo. uMani ci riguarda tutti, perché è prima di tutto un simbolo di inclusione, il che si sposa perfettamente con i valori che la nostra amministrazione promuove da sempre. Sono inoltre orgoglioso che una nostra giovane concittadina, Raffaella Megliola, abbia partecipato a questo progetto. Benvenuta uMani, dunque, sono certo che la nostra , caratterizzata da un profondo sentimento della solidarietà e dell’accoglienza, condivida il mio entusiasmo verso questa iniziativa itinerante”.

uManinon è solo un’opera d’arte”, ribadisce Antonio Vella, “ è un simbolo”. E aggiunge: “È una visione del futuro, è qualcosa che riesce a rappresentare in maniera unitaria i valori dell’inclusione, della diversità, dell’accoglienza, e per i piccoli paesi ha il valore aggiunto di rappresentare la voglia di resistere. uMani, insomma, è un po’ tutti noi. Per Monteverde, poi,  è particolarmente importante, perché rappresenta la speranza nel domani: un punto fermo della nostra filosofia, che passa inevitabilmente per quel sapere fare , verso il quale i significati di uMani sono un costante monito”.

“Un’esperienza illuminante”, così Raffaella Megliola definisce la sua collaborazione con il progetto di uMani, “perché a me, allora studentessa del Liceo Artistico Maffucci di Calitri, con indirizzo design, ha insegnato che si può concepire un oggetto capace di andare ben al di là della sua funzione, esprimendo innumerevoli significati”.

“Il successo di uMani”, conclude l’autore Flavio Pagano, “che ci ha portato a suscitare l’attenzione di tutti i grandi giornali e di programmi televisivi popolari come Geo, Rai 3, racconta la gente, la grande anima degli Italiani, le piccole comunità e le metropoli, racconta i luoghi d’arte fra i più prestigiosi al mondo dove abbiamo avuto l’onore di essere accolti, le sedi istituzionali e le piazze dove abbiamo potuto essere simbolo di pace, di uguaglianza, di inclusione, di lotta a ogni prevaricazione e barriera. L’opera, in ferro battuto, raffigura quattro mani che annegano: mani che chiedono aiuto, che si sostengono fra loro, che resistono. Mani che fanno tutto, tranne che arrendersi. uMani è un invito a tutti a non voltarsi mai dall’altra parte, perché  è la luce del nostro sguardo che tiene accesa la vita”.

Fra i prossimi appuntamenti, una serata dedicata a uMani al Palazzo della Cultura di , in occasione del prestigioso Etna Book, Festival Internazionale del e della Cultura , che si terrà il 22 settembre.

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