Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2024: tutti i riconoscimenti della XL edizione
OLIVETO CITRA (Sa) – La Giuria della XL edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno ha annunciato i nomi dei vincitori e i riconoscimenti che verranno consegnati sabato 7 settembre 2024 a Oliveto Citra, durante la cerimonia “Mediterranei” in Piazza Europa. Tra i premi speciali figurano Massimo Bray, Direttore Generale dell‘Istituto della Enciclopedia Italiana, il giornalista Giovanni Minoli e l’imprenditore Vito Grassi per il loro contributo rispettivamente alla cultura e all’innovazione energetica.
Il premio a Vito Grassi viene assegnato per il suo impegno ai vertici del Gruppo Graded, specializzato nel campo della progettazione, costruzione e gestione di soluzioni energetiche integrate ad altissima efficienza, applicando le più moderne tecnologie ai processi di riconversione delle fonti fossili e rinnovabili. L’ingegner Grassi ha ricoperto altresì numerosi incarichi associativi, prima a Napoli e in Campania, successivamente a livello nazionale. È stato Presidente del Consiglio delle Rappresentanze regionali di Confindustria e vicepresidente di Confindustria nazionale con delega alla Politica di Coesione Territoriale, dopo aver guidato come Presidente per tre anni prima l’Unione Industriali di Napoli e poi Confindustria Campania. Imprenditore di seconda generazione, con la Graded, una Energy Service Company fondata a Napoli nel ’58 e attiva sia sul mercato nazionale che internazionale – Usa, Gran Bretagna, Emirati Arabi, Germania, Portogallo, Spagna, Romania – ha partecipato a importanti progetti di ricerca sul doppio binario della sostenibilità e della digitalizzazione, anche grazie a fruttuose collaborazioni con centri universitari della Campania, tra cui l’Università federiciana. Il complesso della sua attività ne fa un pioniere della bioeconomia circolare in Italia e nel Mezzogiorno.
I premi a Giovanni Minoli e Vito Grassi sono stati già consegnati i premi il 5 settembre. Tra i riconoscimenti, anche un premio speciale alla memoria di Elena Croce per il suo contributo alla tutela ambientale e culturale in Italia.
Il Premio speciale Sele d’Oro Mezzogiorno 2024 conferito dagli Enti Locali va a Antonio Uricchio e Pierpaolo Manno per il volume ‘Le emergenze energetiche tra crisi geopolitica e questione ambientale’; Geppino D’Alò per ‘La trappola dei confini’ (edizioni Ad est dell’equatore); Marilisa D’Amico per ‘Parole che separano’ (Raffaello Cortina Editore).
Per la saggistica i riconoscimenti vanno a Premio ex aequo Gerardo Cringoli – Andrea Pomella ‘San Leucio. Una company town nel Regno di Napoli’ (Rubbettino Editore); e Nando Morra ‘Il messaggio di Levi e il Mezzogiorno. Tra diserzione della sinistra e autonomia differenziata’ (Associazione Infiniti Mondi Editore).
Menzione speciale della Giuria ad Alessandra Caputi per ‘Storie di resistenza ambientale’ (Rubbettino).
I Premi di Giornalismo, intitolati alle memorie di Michele Tito, sono andati a Natascia Festa (Corriere del Mezzogiorno) e Monica Napoli (Sky).
Il riconoscimento Euromed (per i saggi inediti) è stato assegnato a Davide Di Falco, dottore di ricerca presso l’Università Federico II e borsista all’Istituto italiano per gli studi storici, per il lavoro intitolato ‘Antonio Cederna e «Il Mondo» (1949-1966): la lingua e lo stile, i dibattiti e le idee’.
I Premi Bona Praxis sono andati alla famiglia Federico, per ‘Mangiatorella‘, grande gruppo industriale delle acque minerali del Mezzogiorno, che fonda la sua visione sui valori della produzione, della sostenibilità, dell’inclusione e sulla lotta alla criminalità organizzata; ed a Francesca Sofia, Direttrice Generale Fondazione CDP per l’approccio innovativo nella gestione della Fondazione Cassa depositi e prestiti come catalizzatore e promotore di finanziamenti, anche privati, in grado di generare un impatto positivo e duraturo nelle scelte d’investimento.
Share this content:
Commento all'articolo
Devi essere connesso per inviare un commento.