Affinamento sottomarino a Castel dell’Ovo per il limoncello dell’Antica Distilleria Petrone

Andrea Petrone 25 settembre low

Affinamento sottomarino a Castel dell’Ovo per il limoncello dell’Antica Distilleria Petrone

Immersa la cassa con 450 bottiglie di limoncello davanti al Castel ‘Ovo. Verrà riportata in superficie tra circa un anno

Nelle acque del porticciolo di Santa Lucia a Napoli, vicino al Castel dell’Ovo, sono state immerse 450 bottiglie di limoncello dell’Antica Distilleria Petrone. Si tratta di un evento unico, poiché per la prima volta l’azienda casertana ha scelto il Golfo di Napoli per affinare il suo limoncello sott’, dopo aver precedentemente sperimentato con l’ nelle acque di , dove si trovano i resti della città sommersa di Sinuessa.

Cassa-limoncello-low Affinamento sottomarino a Castel dell’Ovo per il limoncello dell’Antica Distilleria Petrone

Le bottiglie rimarranno per circa un anno a 15 metri di profondità, dove le condizioni particolari delle correnti marine, l’assenza di luce e ossigeno, e la temperatura costante contribuiranno a un processo di maturazione unico. Questa tecnica innovativa, già sperimentata con successo sull’Elixir Falernum, è oggetto di studi scientifici da parte del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, che esaminerà gli effetti della permanenza subacquea sul limoncello.

Andrea Petrone, general manager della distilleria, ha spiegato che si aspettano cambiamenti significativi anche nel limoncello, come una maggiore densità e aromi più intensi, analogamente a quanto rilevato per l’Elixir Falernum.

Immersione-cassa-limoncello-low Affinamento sottomarino a Castel dell’Ovo per il limoncello dell’Antica Distilleria Petrone

L’evento ha avuto anche una forte valenza sociale, coinvolgendo l’ d’ e i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, parte dei progetti MareNostrum e Bust Busters, che hanno partecipato attivamente all’immersione dopo aver seguito corsi di immersione subacquea e teoria sulla geologia e il -ambientale. Rosario Santonastasio, presidente dell’ArcheoClub, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa come un’occasione per unire scienza, sociale e formazione, offrendo nuove prospettive ai giovani coinvolti.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla di istituzioni locali come il Comune di Napoli, la Marina Militare e la Guardia , insieme a partner privati come il Reale Club Canottieri Savoia Napoli e YDigital Firm.

Share this content: