Il gesto e l’anima – Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli

Il gesto e lanima In foto Albertazzi Fo 2005 ph©Pino Miraglia Copy

Il gesto e l’anima – Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli

La mostra fotografica “Il gesto e l’anima – Il corpo scenico tra ” di Pino Miraglia, che si terrà a Napoli presso Sala Assoli dal 4 al 20 ottobre 2024, rappresenta un’importante iniziativa culturale nel panorama teatrale e musicale napoletano. L’evento inaugura la nuova programmazione dedicata alla fotografia 2024/2025 di Sala Assoli, un punto di riferimento per la cultura artistica contemporanea nei Quartieri Spagnoli. La mostra offre un percorso visivo che cattura l’intensità del gesto e del corpo scenico durante le performance teatrali e musicali, evidenziando l’essenza emotiva trasmessa attraverso i movimenti e le espressioni dei protagonisti, indipendentemente dalla loro notorietà.

Toni-Servillo-attore_regista-Teatro-Mercadante-2002-ph%C2%A9Pino-Miraglia-15-Copy Il gesto e l’anima - Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli
Toni Servillo – Teatro Mercadante 2002

Le immagini esposte sono selezionate dall’archivio di Miraglia, un fotografo e operatore culturale attivo dagli anni ’80, che ha documentato la scena artistica napoletana e la sua evoluzione nel tempo, lavorando con musicisti, attori, danzatori e altre figure dello spettacolo. La particolarità della mostra risiede nell’esclusione di fotografie che raccontano esplicitamente il testo o il contesto, concentrandosi invece sui momenti più intensi delle performance. Gli artisti rappresentati, tra cui figure celebri come Dario Fo, , Enzo Moscato e , sono raffigurati in pose che evocano la drammaticità e la tensione del corpo scenico.

Questa esposizione, che si arricchisce di un monitor con ulteriori ritratti scattati da Miraglia, è una celebrazione ‘interazione tra , teatro e fotografia, e si inserisce in un più ampio progetto culturale che da anni accompagna Sala Assoli, come il format ““, che riprenderà a novembre.

La mostra è un’occasione imperdibile per esplorare la connessione tra il gesto scenico e l’anima dell’artista, espressi attraverso lo sguardo sensibile di uno dei fotografi più rappresentativi del panorama culturale napoletano.

Il sabato della fotografia

Enrico-rava-2003-ph%C2%A9Pino-Miraglia-Copy Il gesto e l’anima - Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli
Enrico Rava 2003

Il sabato della fotografia” è un evento annuale di grande rilievo per gli amanti dell’arte visiva, che si svolgerà a partire da novembre presso Sala Assoli a Napoli. Questo format è interamente dedicato al mondo della fotografia e rappresenta un’importante occasione di confronto e scoperta per il pubblico, offrendo incontri, mostre, documentari, film e presentazioni di . Viene dato ampio spazio sia a fotografi affermati, nazionali e internazionali, sia a giovani emergenti, con l’obiettivo di esplorare e decifrare la contemporaneità attraverso la fotografia.

Lo spazio espositivo appositamente creato per ospitare le mostre fotografiche arricchisce ulteriormente l’offerta culturale di Sala Assoli, integrando la programmazione teatrale con un focus sull’arte visiva, in modo da coinvolgere anche il pubblico teatrale che segue le attività di Sala Assoli e Casa del Contemporaneo.

Questa combinazione di teatro e fotografia l’importanza di una programmazione culturale trasversale, capace di offrire esperienze artistiche diversificate e stimolanti.

La mostra

Luca-De-Filippo-regista-e-attore-2002-ph%C2%A9Pino-Miraglia-Copy Il gesto e l’anima - Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli
Luca De Filippo (2002)

La mostra “Il gesto e l’anima – Il corpo scenico tra musica e teatro” di Pino Miraglia si concentra sull’esplorazione visiva del gesto e del corpo scenico come strumenti di narrazione nel contesto performativo di teatro e musica. Le immagini esposte si distaccano deliberatamente da una rappresentazione didascalica del testo o del contesto delle opere, per focalizzarsi invece sui momenti più intensi e significativi delle performance. Qui, l’attenzione è posta sui corpi degli attori, cantanti, musicisti e danzatori, ritratti in istanti che catturano la drammaticità del movimento e la forza espressiva del gesto.

Massimo-Ranieri-in-_LOpera-da-Tre-soldi_-regia-Luca-De-Fusco-ph%C2%A9Pino-Miraglia-346-low Il gesto e l’anima - Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli
Massimo Ranieri, “L’opera da tre soldi” regia di Luca De Fusco

L’elemento del corpo scenico diventa centrale nella fotografia di Miraglia, che lo utilizza come veicolo per trasmettere emozioni e tensioni drammaturgiche, anche senza la necessità di conoscere il contesto della performance. Le immagini si concentrano sui dettagli fisici e sull’espressività, dove l’incisività dei gesti e la posizione del corpo nello spazio diventano l’elemento narrativo primario. Il formato fotografico, “inclemente ma spesso salvifico”, come descritto, limita ma al contempo rafforza la potenza del momento catturato, cristallizzando la relazione tra il performer e lo spazio circostante.

La mostra include ritratti di celebri artisti affiancati da figure meno note, ma accomunate da un’uguale intensità e verità emotiva che emerge esclusivamente attraverso il corpo e il gesto. L’importanza della mostra risiede proprio nella capacità di mettere in primo piano questa espressività corporea, oltre il testo e il contesto, puntando tutto su ciò che il corpo, in relazione alla scena, è capace di evocare e trasmettere al pubblico.

In questo modo, la fotografia si pone come un mezzo di documentazione e interpretazione artistica che non solo registra, ma esalta l’essenza del teatro e della musica come forme d’arte che vivono e si manifestano attraverso il movimento e l’emozione fisica. L’uso sapiente di luci, ombre e cromatismi contribuisce a rendere le immagini veri e propri frammenti di una performance in divenire, rievocando non solo la gestualità ma anche l’atmosfera sonora o scenica. La combinazione di tali elementi visivi permette alla fotografia di dialogare con il teatro e la musica in una modalità che supera i confini del tempo e dello spazio.

L’autore

Pino Miraglia è nato a Napoli nel 1961, città in cui vive e lavora. La sua carriera artistica inizia negli anni ’80, periodo in cui si forma nell’ambito del teatro di ricerca e di figura, ricoprendo ruoli come attore e datore luci. Nel 1989, si avvicina alla fotografia e alla comunicazione visiva, concentrandosi su teatro, musica ed . Miraglia si distingue anche come regista, con opere come Distanze, Madame Butterfly e Intifada ed altre fiabe. La sua attività fotografica si focalizza sul documentare i cambiamenti sociali e culturali di Napoli, con particolare attenzione ai linguaggi giovanili, urbani e alle dinamiche del dissenso sociale.

Pamela-Villoresi-in-_Memorie-di-una-schiava_-ph%C2%A9Pino-Miraglia5445-Copy Il gesto e l’anima - Il corpo scenico tra musica e teatro: mostra di Pino Miraglia alla Sala Assoli
Pamela Villoresi “Memorie di una schiava” regia – La Bazzarra – 2012

Fortemente attivo nella fotografia di scena, sia musicale che teatrale, dal 1992 segue l’evoluzione della scena musicale napoletana, testimoniando la nascita del movimento posse e le influenze dub degli Almamegretta, fino al fermento hip hop degli anni successivi. È anche ideatore della manifestazione musicale Napoli Cover e della mostra fotografica Dagli Showmen agli Almamegretta.

Pino Miraglia ha collaborato con numerose aziende del settore musicale e agenzie di comunicazione, realizzando copertine di dischi per artisti come Peppe Barra, James Senese, M’Barka Ben Taleb e Osanna. È una figura di rilievo nella scena culturale e musicale partenopea, documentando eventi di grande importanza per Napoli a partire dagli anni ’90.

Ha partecipato a importanti festival regionali, tra cui Neapolis Rock Festival, Pomigliano Jazz e Ethnos, e ha collaborato con personalità della cultura e del giornalismo come Giulio Baffi, Philippe Daverio e Pietro Gargano. Ha curato numerose mostre legate alla musica e alla fotografia, partecipando anche a collettive artistiche di rilievo.

Tra le sue pubblicazioni spiccano La periferia sociale, Mario Scarpetta – Il sorriso e l’attore e Ethnos – 20 anni di musica dei popoli. Negli ultimi anni ha pubblicato Core e lengua – Il rap in Campania e altre storie e Ritus – Il rito nella fotografia contemporanea. È il fotografo ufficiale del Festival Ethnos, della Fondazione Trianon Viviani, e della compagnia teatrale I Teatrini.

Impegnato anche nel sociale, Miraglia è attivo in progetti di formazione rivolti ai giovani, che mirano all’inclusione e al contrasto della povertà educativa. La sua vasta esperienza, unita a una profonda conoscenza della scena culturale napoletana, lo rende un testimone privilegiato delle trasformazioni artistiche e sociali del territorio.

(foto di Pino Miraglia, per gentile concessione dell’autore – In copertina: Albertazzi-Fo 2005)

Share this content: